Più che rubare l'acqua

Riferimento: 9788830669109

Editore: Gruppo Albatros Il Filo
Autore: Cilli Tosti Pia
Collana: Nuove voci. Strade
In commercio dal: 27 Febbraio 2023
Pagine: 368 p., Libro in brossura
EAN: 9788830669109
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Descrizione

Ne L'Urlo di Munck è magistralmente evidenziata l'angoscia esistenziale dell'artista, così come l'urlo disperato di una donna col pancione svela a Valentina la tragicità del furto di una bottiglia d'acqua. Tragicità come risultato di vite vissute in balia di argomentazioni o schematizzazioni teorizzate in termini di globalizzazione e finanziarizzazione e sbandierate come progresso illimitato e globale (ossia per tutti) e che ha invece prodotto una globale, tragica crisi umanitaria devastante e di difficile soluzione se non con immediati, globali (anche i predatori) e doverosi sacrifici. Valentina, figlia indesiderata (stai attento: sollecito di sua madre al padre e da lui sempre disatteso) in conflitto con lei che le rimanda la colpa di esistere, trova nel giornalismo una possibilità di vita. In missione per un reportage sul collegio femminile in Afghanistan, il caso: l'irruzione predatoria di soldati, la trova in colloquio con le ragazze e (creduta una di loro) è rapita e costretta allo stesso destino. Un inferno da dove solo le precauzioni della famiglia di Karima, una studentessa con cui si relaziona, riuscirà a liberarle. La segretezza di Karima e famiglia (le daranno anche la somma necessaria per gli scafisti) rende possibile il ritorno. L'imbarco, difficile, complicato, problematico: terrificante impatto con il trafficante. Poi il trambusto, la pressa. Il pestaggio per l'imbarco: il terribile nubifragio: i tuoni del cielo e del mare, gli strilli, Il gommone che balla, le spinte, le doglie, le urla della donna, le sue. Il primo vagito e il pianto di una creatura, nella tragicità del momento è la speranza che si fa vita. Vale giura: si occuperà di lei. E il gommone sbanda, acqua a secchiate ed è buio, oblio... Il risveglio a Lampedusa. Risveglio nebuloso con dubbi e indecisioni nell'Indolente ricerca di un segno che le indichi la strada. La bellezza le si presenta quale senso e rifugio. A casa, in agguato, la fatica di vivere la travolge: la nonna, il padre, la sorella coinvolti e ghermiti da linguaggi mielati, comportamenti e leggi incompatibili con responsabilità, uguaglianze sociali ed efficienze organizzative. Il disimpegno, la noncuranza e il solipsismo imperante soffocano ogni possibilità di cambiare la società in meglio. Torna sui suoi passi e nell'inganno ritrova la consapevolezza di sé, l'impegno, l'importanza di accogliere l'altro da sé, di ritrovare il noi. Nessuno nasce buono o cattivo né lo diventa da sé. Ora, l'obiettivo di Vale è ritrovare la bambina nata a compimento di un nuovo avvento. Incontro a delusioni e pericoli, e con l'aiuto e le premure di Simone, riprende il viaggio e le ricerche. Il caso a farle da guida, non manca di fronteggiarla con oscurità e flash sino a ché, in pieno possesso di sé, non trasmuta il caso in destino. Destino quale valore/dono di vita.